Per giocare a padel , innanzitutto, è fondamentale sapere che  tipo di gioco questo sia. Si tratta di uno sport relativamente recente, che specie negli ultimi anni ha preso velocemente piede, diventando di tendenza per coloro che vogliono fare movimento.

Dall’America Latina in cui nacque ormai oltre mezzo secolo fa, questa disciplina s’è diffusa dapprima in Spagna, poi nel vicino Portogallo, poi ancora in Svezia, allargandosi pian piano all’Europa, Italia inclusa.

Il Mondiale di specialità si gioca fin dal 1992, con Argentina e Spagna che hanno monopolizzato il titolo fin qui, ancorché la nascita vera e propria della disciplina sia avvenuta in Messico. Nel nostro Paese è la federazione tennistica a gestire questo sport, con un numero di strutture e relativi campi in forte espansione e oltre mezzo milione di appassionati a testimoniarne il successo.

Sono le statistiche, insomma, a dire quanto questo gioco abbia assunto un’importanza ragguardevole, con schiere di sportivi pronte a riempire i centri che via via stanno aprendo lungo lo Stivale. Un successo inarrestabile , una riprova del fascino di uno sport in grado di attrarre sempre più praticanti.

Un gioco che ha nel braccio, nella mano e nel polso i suoi elementi, con l’ impugnatura padel a diventarne un riferimento.

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Si parte dai fondamentali, come in qualsiasi sport

Chiamata anche pala, la racchetta è l’elemento in assenza del quale non sarebbe possibile scendere in campo. Se il presupposto è suonare una pallina, per farlo è necessario avere a disposizione lo strumento utile allo scopo.

Quando si inizia, come del resto avviene sempre in questi casi, non è immediato comprendere la differenza tra una pala e l’altra . In principio, infatti, prima di ogni altra chiunque si preoccupi maggiormente di capire un minimo di tecnica per tirare i primi colpi .

Muovere i primi passi , infatti, significa calarsi nella parte, mettere a fuoco gli obiettivi iniziati e fare mente locale sugli strumenti da utilizzare. Una volta compiuto questo piccolo percorso, man mano le difficoltà si scioglieranno e, parallelamente, inizieranno a salire il desiderio di giocare sempre meglio.

L’ impugnatura padel riveste un ruolo centrale. E’ da questa, del resto, che partono le azioni che caratterizzano questo sport. Uno sport che si può giocare in spazi predefiniti , nati e  progettati per questo scopo , peraltro sempre più presenti sul territorio nazionale.

Una passione, tanta tecnica

Perché l’ impugnatura del padel sia corretta è fondamentale che qualcuno la insegni con maestria. Vale appunto per come si maneggia la racchetta, vale in tutti gli altri movimenti che consentono ai giocatori di destreggiarsi in campo e, così facendo, di ottenere i migliori risultati possibili.

I fondamentali, come in ogni disciplina, sono le fondamenta su cui costruire il gioco successivo. Se li si imparano bene, poi tutto scorrerà con leggerezza. Diversamente, correggere in corsa sarà sempre più difficile.

Una volta fatte proprie le basi, a quel punto si aprirà un mondo. Iniziato il percorso, infatti, si scopriranno via via tutti i segreti, con la capacità di entrare nei dettagli di una disciplina destinata a diventare di dominio comune visto l’interesse generato negli ultimi anni.

La gestione della racchetta, in quest’ottica, è un pezzo essenziale per ben partire. Il padel, in fondo, parte proprio da qui, da una pallina che grazie alla pala viene fatta rimbalzare, mettendo in difficoltà l’avversario di turno. Descrivere a parole il movimento, l’approccio e il risultato atteso è complesso, forse anche fuorviante.

Mettere le più classiche delle scarpette, affrontare il campo da gioco e provarci di persona, in questo senso, vale molto di più.

Evitare le false partenze

Affinché l’impugnatura della racchetta da padel sia efficace è necessario che il primo approccio sia guidato nella maniera corretta. Si tratta di una regola base, semplice da comprendere e intuibile nei risvolti.

Imparare nel modo corretto – l’abbiamo già detto – consente di iniziare col piglio giusto . Se nell’avvicinamento a questa disciplina è possibile farsi guidare da un istruttore esperto , poi, tutto il resto non potrà che migliorare. Non è un obbligo , ovviamente; è sicuramente un’opportunità , però.

Così facendo, il padel sarà fin da subito familiare, immediato, quasi spontaneo nei movimenti e nei primi, piccoli, risultati. Avvicinarcisi con gioia è la ricetta. Farlo accompagnato da chi già lo pratica il consiglio utile da tenere in considerazione.

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