La Formula 1 è uno sport che non appassiona tutti ma che, allo stesso tempo, ha generato centinaia di migliaia di spettatori in tutto il mondo. Gli amanti dei motori sono tantissimo e ogni anno, sulla base di una serie di considerazioni soprattutto tecniche e balistiche, si creano delle previsioni che siano relative a quale pilota potrebbe ottenere la vittoria finale all’interno di un campionato mondiale: stesso dicasi anche della classifica costruttori, che considera il punteggio dei due piloti di una scuderia e che porta ad assegnare la vittoria a quella che ha ottenuto più punti, in totale, durante il campionato. Ma come funziona l’assegnazione dei punti in Formula 1 e quali sono le caratteristiche da considerare per la stessa? Ecco tutto ciò che c’è da sapere a tal proposito.
Assegnazione punti ai piloti di Formula 1: criteri da rispettare
Per comprendere come funzioni il meccanismo dell’assegnazione dei punti ai piloti di Formula 1, bisogna innanzitutto seguire il criterio che viene adottato da parte del campionato mondiale automobilistico. Ogni pilota, fino alla decima posizione all’interno di un Gran Premio, ottiene un punteggio, indipendentemente da quale sia stata la sua posizione nelle qualifiche e nelle prove libere del Gran Premio stesso. Se Antonio Giovinazzi (pilota italiano in forza alla Alfa Romeo) in qualifica ottiene la quindicesima posizione ma in gara, sfruttando il suo talento o incidenti ed errori avversari, riesce a risalire fino all’ottava posizione, otterrà il punteggio predisposto per chi termina una gara all’ottavo posto, indipendentemente dalla sua qualifica.
Al di là di questo criterio, bisogna considerare tutti i punteggi che vengono stabiliti per il piazzamento di ogni pilota: a partire dall’undicesima posizione in giù non si assegnano punti, mentre il primo posto utile per ottenere punteggio è il decimo. Proseguendo dalla prima alla decima posizione, i punti vengono assegnati secondo la seguente ripartizione: il primo ottiene 25 punti, il secondo 18, il terzo 15, mentre i piloti che vanno dalla quarta alla decima posizione ne ottengono rispettivamente 12, 10, 8, 6, 4, 2 e 1. A partire dalle ultime edizioni del Mondiale di Formula 1 è stato reso disponibile un ulteriore punto per quei piloti che, concludendo a punti, riescono anche a realizzare il giro veloce: molto spesso, quando alla fine della gara le posizioni sono già stabilite per larghi distacchi, ciò riesce a garantire una competizione ulteriore tra piloti non ai vertici della classifica, dal momento che un punto in più può essere determinante nelle sorti della classifica. Nel gergo della Formula 1, il punto in più per giro veloce viene definito “fucsia”.
Classifica costruttori: come funziona?
Dopo aver considerato l’assegnazione dei punti nella Formula 1, si può chiamare in causa anche il metodo che porta a considerare il funzionamento della classifica costruttori. La stessa, che riguarda la scuderia, è determinata dalla somma di tutti i punti ottenuti durante un campionato da due piloti, che poi offre il punteggio finale. Non sempre il pilota che vince un campionato di Formula 1 porta anche alla vittoria della scuderia, dal momento che ciò dipende anche dal proprio compagno di squadra, ma le probabilità che ciò accada sono alte.