Storia, curiosità e planimetria dello stadio San Siro
Tra i numerosi stadi conosciuti sia a livello nazionale che internazionale vi è quello che ospita le gesta delle squadre calcistiche di Milan ed Inter. Stiamo parlando dello Stadio Giuseppe Meazza, conosciuto ai più con il nome di Stadio San Siro. Nel tempo lo stadio è stato soprannominato con numerosi altri pseudonimi quali ad esempio Scala del Calcio o Tempio del calcio.
La struttura è di proprietà del comune di Milano e si contraddistingue per essere lo stadio più grande d’Italia. Al suo interno infatti possono prendere posto ben oltre 80.000 spettatori.
Secondo alcuni sondaggi svolti all’interno della stessa Regione Lombardia, San Siro è uno dei simboli distintivi dell’intero capoluogo. Esso infatti rappresenta una delle più ambite e visitate mete turistiche della città, insieme ad altre architetture di fama mondiale quale ad esempio quella del Duomo, quella del Teatro alla Scala o della Pinacoteca di Brera.
Per quanto concerne la conformazione della struttura, lo stadio presenta una pianta centrale di forma quadrangolare la cui area si aggira intorno ai 355.000 metri quadrati. All’interno dello stadio è possibile trovare un campo di calcio creato con il materiale Desso GrassMaster, avente una dimensione di 105×68 metri.
Storia dello Stadio San Siro
Il progetto dello stadio è stato curato dal celebre ingegnere Alberto Cugini e dal noto architetto Ulisse Stacchini durante il corso dell’anno 1925. La struttura però subì, nel corso degli anni seguenti, imponenti modifiche.
Tra le più rilevanti vi furono quelle eseguite dagli architetti Perlasca, Armando Ronca, Enrico Hoffer e dall’ingegnere Leo Finzi i quali si occuparono di dar vita alla struttura architettonica oggi conosciuta in tutto il mondo.
Durante l’anno 1925 l’allora presidente del Milan Piero Pirelli sentì il desiderio di costruire uno stadio calcistico che fosse in grado di ospitare al suo interno numerosi eventi sportivi. Nello specifico, l’uomo voleva che la struttura fosse localizzata vicino all’ippodromo. Per poter realizzare il suo sogno Pirelli si servì delle conoscenze dell’architetto Ulisse Stacchini e dell’ingegnere Alberto Cugini, i quali crearono il progetto originario che prevedeva la costruzione di ben 4 tribune rettilinee, di cui una parzialmente coperta. Inizialmente la capienza dello stadio di San Siro era pari a 35.000 spettatori. La grande inaugurazione avvenne il 19 settembre 1926 dopo quasi un anno dall’inizio dei lavori. Per l’evento le squadre calcistiche Milan ed Inter si sfidarono in una partita amichevole che finì con la vittoria della squadra neroazzurra. Prima che lo stadio potesse ospitare al suo interno anche le partite ufficiali invece, si dovette aspettare qualche settimana quando il 3 ottobre 1926 venne ospitato lo scontro Milan vs Sampierdarenese, match che fu vinto dalla squadra genovese con il risultato finale di 2 a 1.
Fino al 1935 lo stadio San Siro apparteneva alla squadra del Milan, ma successivamente il Comune di Milano ne effettuò l’acquisto per poi iniziare alcune opere di ampliamento che portarono alla costruzione di quattro curve che andavano ad unire le tribune già presenti. Con le conoscenze dell’ingegnere Berta e dell’architetto Perlasca, lo stadio raggiunse la capienza di 55.000 spettatori.
Gli ampliamenti però non finirono qui, infatti nel 1955 ci fu una grande trasformazione portata avanti da Ferruccio Calzolari e da Armando Ronca. I due progettarono una struttura che prevedeva un secondo anello che fosse capace di ospitare al suo interno altri posti a sedere. In questo modo si raggiunse la capienza finale di 100.000 posti, ridotti in seguito ad 85.000 per ragioni di sicurezza. Nella stagione 1947-1948 l’impianto sportivo divenne casa delle sfide a livello agonistico dell’Inter.
Nel 1980 il Comune di Milano scelse di intitolare la struttura sportiva alla memoria di Giuseppe Meazza, calciatore di fama internazionale che durante la sua carriera vestì le maglie di entrambe le squadre meneghine, arrivando a vincere due volte la coppa del mondo insieme alla nazionale italiana.
L’impianto sportivo, per poter ospitare eventi importanti quali ad esempio la Coppa del mondo Fifa, durante l’anno 1990 subì grosse modiche che portarono, oltre all’inserimento di una copertura che sovrastasse tutti i posti a sedere, la creazione di un terzo anello per le tribune. Le modifiche furono studiate e realizzate dagli architetti Giancarlo Ragazzi e Enrico Hoffer e l’ingegnere Leo Fenzi. Successivamente nel 2008 si ebbe modo di adeguare lo stadio di San Siro alle normative UEFA, diminuendo la capacità massima di spettatori ad 80.000 posti. Infine l’ultimo ammodernamento di grande rilievo è la sostituzione del manto erboso che componeva il campo da gioco principale con un tappeto di fibre sintetiche e naturali chiamato Desso GrassMaster. Tale tipologia di copertura viene rinforzata e sviluppata nei Paesi Bassi. Nel corso degli anni si è molto diffusa, specialmente negli stadi di calcio.
I settori e la mappa dello stadio di San Siro
Lo stadio Giuseppe Meazza è diviso in numerosi settori per poter gestire al meglio la collocazione degli spettatori durante i vari eventi ospitati.
È possibile riconoscere 4 grandi zone principali, che vengono racchiuse dalle torri poste ai 4 angoli dello stadio stesso.
Tra la torre 8 e 4 si può trovare la tribuna principale, dove viene ospitata la stampa.
Poi tra le torri 8-11 e 4-1 e 11-1 si può notare il resto delle tribune disponibili, i cui posti a sedere sono disposti su più livelli secondo la conformazione della struttura.
Il primo anello dello stadio ha modo di ospitare 28.000 persone il secondo 32.300 e il terzo 19.500.
Poi vi sono da citare lo Skybox, che può contenere 300 persone, la tribuna d’onore, che possiede oltre 300 posti a sedere e posti della stampa che sono 223.
Infine vi è la possibilità di poter introdurre nella struttura sportiva anche persone aventi disabili, grazie alla presenza di 244 posti speciali, che vengono affiancati ad altri 188 posti destinati agli accompagnatori.